Dal 1992 al servizio della conoscenza
Il Museo Mineralogico Campano
La struttura culturale è stata inaugurata il 22 ottobre del 1992 e costituisce uno dei musei scientifici più importanti della Regione Campania per il numero, la varietà e la rarità dei campioni esposti.
A partire dal 1997 il Museo si è dotato di una sezione paleontologica, articolata in 5 vetrine, dove sono esposti fossili appartenenti alle più importanti ere geologiche.
Dal 2001 si può ammirare la sezione dedicata alle Gemme, grazie alla donazione della collezione degli architetti Ezio De Felice e Irene Sbriziolo, mentre dal 2003 sono in mostra nella sezione antropologica strumenti litici degli uomini primitivi.
Dall’aprile 2011 il Museo è stato riallestito nello storico ex convento della SS.Trinità e Paradiso (XVII secolo) dove è esposta la collezione mineralogica raccolta in oltre 50 anni di appassionata ricerca dall’ing. Pasquale Discepolo.
Dal 2014 una vetrina è dedicata alle conchiglie con 150 esemplari donati da Antonino Casola.
L’allestimento
Il criterio adottato nella collocazione dei campioni segue quello della classificazione cristallochimica che prevede nove classi (elementi nativi, solfuri, alogenuri, ossidi, carbonati, solfati, fosfati, silicati¸ sostanze organiche). I silicati sono esposi in 5 vetrine suddivisi per sottoclassi.
La collezione mineralogica è ospitata in 24 vetrine ubicate nelle due sale del Museo. Presenti anche due grandi banchi, di cui uno dedicato alle conchiglie, e 5 vetrinette che ospitano minerali, fossili di grandi dimensioni ed il diorama di “Ciro”, il cucciolo di dinosauro di Pietraroja (Bn).